ETO-ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA: IL SISTEMA BRANCO
Lavorare con un branco di cavalli in modalità eto-zooantropologicamente corretta, significa prima di tutto considerare quel gruppo di organismi, come un sistema complesso.
Infatti un branco non è solo un insieme di organismi, ma può essere considerato a tutti gli effetti un organismo unico in cui tutti gli elementi sono in stretta relazione, compreso l’uomo.
Possiamo immaginare tutti i cavalli in stretta comunicazione tra essi, con il contesto esterno, con l’uomo e con ogni altro elemento presente come un sistema di cellule nervose con le loro affascinanti e spettacolari sinapsi.
E così anche nel sistema branco, così come nel sistema neuronale, la comunicazione è molto stretta e costante.
Nelle immagini che seguono potete osservare una tipica attività quotidiana a Sparta.
Provate ad osservare queste immagini unendo tutti gli elementi come sinapsi. Tracciate una linea tra un cavallo e l’altro, tra me e Pioggia (la cavalla grigia), tra Pioggia e Sparta il suo puledro, tra le altre cavalle e me, tra Sparta il puledro e Taku il cane e così via. Cosa riuscite a cogliere? Quali sono i messaggi che vengono coinvolti all’interno della scena osservata e quali messaggi giungono a voi che la osservate?
Lavorare quotidianamente in queste modalità significa arricchire molto i piani dimensionali etologici e zooantropologici, così come cresce un contesto neuronale libero di svilupparsi attraverso le sue sinapsi.
Questo vale sia per il cavallo, sia per la persona e per ogni altro elemento.
Testo: Francesco De Giorgio | Foto: José Maria Schoorl